Pupi Avati

PUPI AVATI nasce a Bologna nel 1938. Inizialmente tenta una carriera nel jazz (1959-1962) come clarinettista nella Doctor Dixie Jazz Band, ma rinuncia dopo l’ingresso nella band di Lucio Dalla.

Come dichiarerà lui stesso, la bravura di Lucio Dalla gli ha fatto comprendere la differenza tra passione e talento inducendolo a cercare la propria strada, che sarebbe diventata quella cinematografica.

Illuminato dalla versione di 8 1/2 di Federico Fellini tenta la strada del cinema .Nel 1975 collabora alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini. Inizia l’ascesa con La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975) con Ugo Tognazzi La casa dalle finestre che ridono (1976) diventa film cult per gli appassionati di cinema noir.

Pupi Avati può vantare ad oggi più 50 film diretti e 51 sceneggiature scritte. Tra i suoi film più rappresentativi: Una gita scolastica (1983) con Carlo Delle Piane. Il film viene premiato con 2 Nastri d’argento : uno per la miglior regia e uno per il miglior soggetto originale; Regalo di Natale (1986); Storia di ragazzi e ragazze (1990) vincitore di 2 Nastri d’argento: uno per la miglio regia e uno per la miglior sceneggiatura; Il testimone dello sposo (1998); Il cuore altrove (2003) David di Donatello come miglior registra; Il papà di Giovanna (2008); Il figlio più piccolo (2010); Una sconfinata giovinezza (2010); Il cuore grande delle ragazze (2011); Il bambino cattivo (2013); Un ragazzo d’oro (2014) con Sharon Stone e Riccardo Scarmacio, vince il premio come miglior sceneggiatura dell’anno a Montreal al World Fim Festival in Canada; Il fulgore di Dony (2017); Il Signor Diavolo attualmente in fase di realizzazione. Mentre si occupa di regia, continua a scrivere romanzi come: I cavalieri che fecero l’impresa (da cui trae anche l’omonimo film nel 1999);una sua biografia Sotto le stelle di un film; La grande invenzione (2013); Il ragazzo il soffitta (2015); Il Signor Diavolo (2018).

Nel 1995 è stato insignito Commendatore Ordine al merito della Repubblica e nel 2005 Medaglia d’oro per i Benemeriti della Cultura e dell’Arte.