“Noir” o Giallo? I misteri della scrittura svelati da Piedimonte
Sabato mattina alle ore 11 abbiamo assistito ad una conferenza tenuta dallo scrittore Stefano Piedimonte; inizialmente ci ha raccontato della sua precedente carriera di giornalista e il suo interesse per i fatti di cronaca nera. Grazie alla sua esperienza ha potuto raccontare nei suoi libri in maniera realistica il luogo in cui viveva, Napoli; infatti ha potuto conoscere più da vicino lo stile di vita dei “boss” napoletani, per esempio l’arredamento appariscente delle loro abitazioni e la mania di tenere animali vivi esotici in casa, come in un caso un leone.
Successivamente lo scrittore ha introdotto il significato di “noir”, definendolo come un sentimento più che un metodo di scrittura. Prima di tutto la differenza tra noir e giallo è che i romanzi gialli si incentrano sulla trama e lo svelamento delle dinamiche di un delitto; invece il romanzo noir prende maggiormente in esame la psicologia dei personaggi e gli aspetti sociologici. I protagonisti di questi libri sono ambivalenti, cioè sono sia buoni che cattivi, hanno una psicologia complessa, e molto spesso quello che viene definito un mostro non è l’assoluto del male.
Il lettore di questa tipologia di romanzi è portato a sviluppare un’empatia verso i protagonisti e i criminali stessi, arrivando quasi a tifare per loro. Chi legge noir non si deve aspettare necessariamente lo svelamento di un delitto, poiché l’aspetto importante è lo sguardo sulla condizione umana e il racconto delle periferie. La conferenza si è conclusa con un vivace dialogo fra spettatori e relatore fatto di domande e risposte.
Arianna Casano e Sara Nicatore